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mercoledì 25 marzo 2009

"Milk" in lieve ritardo

Con un giorno di ritardo il GL in ranghi ridotti si è riunito per il consueto appuntamento al cinema. A causa di vari problemi la serata è stata posticipata al martedì ma ciò non è servito per garantire un ampia partecipazione. Presenti solo Odette, Debora, il sottoscritto e lo specia guest "el cunado". Voci di corridoio danno un Bere a casa con dvd del film (la qualcosa non lo esimerà dal pagare i 2 euro di multa). Al di là del film, molto interessante, la più felice sembra essere la cassa comune che si arrichisce di ben 8 eurini. Sono aperti i commenti sul film. Al salut

6 commenti:

  1. Il film conferma clamorosamente che Dio, ammesso che esista, è un bastardo e avrebbe dovuto portarsi via Sean, anziché Chris (alias Eddie il bello).

    Sean nei panni di una checca isterica è secondo me veramente raccapricciante (magari tutta colpa del doppiaggio): i movimenti e gli atteggiamenti sono identici a quelli dei vari comici che imitano i gay per far ridere... ma Milk vuole essere un film serio, non un film comico!!!! L'Oscar a Penn dimostra chiaramente il bassissimo livello dei film e soprattutto degli attori in concorso (oppure della corruzione che caratterizza un premio che ormai non indica più nulla se non i film da evitare?).

    Assolutamente non chiaro il messaggio che vuole dare Gus Van Sant. Una spiegazione potrebbe essere che il mondo gay è non noto ai più, di conseguenza questa nebbia è metafora del mistero che il mondo gay è per i normali etero.
    Però non si capisce se il film è a favore o contro il mondo gay.
    Harvey Milk è prima un hippy tossicodipendete, che diventa un politico più o meno di successo, tenta di darsi un tono ma molla il suo fidanzato intellettuale per stare insieme ad una checca isterica di origine ispanica priva di personalità a cui interessa solo che il suo Harvey sia puntuale e non lo faccia ingelosire. Il potere lo rapisce e lo costringe a lasciar perdere gli affetti per colotivarlo. Ma non è la stessa cosa anche per gli etero?
    Il film punta alle piccole pastette di un politico che raggira uno sfigato cattolico e fomenta le masse per i suoi interessi (che ribadiscono non si sa quali siano). Ma non è la stessa cosa anche per i politici etero?
    Van Sant fa un accenno ai diritti dei Gay e dell'opposizione del mondo cattolico al movimento omosessuale. Ma non si capisce quale sia il male e quale sia il bene perché non si parla mai di ideali concreti ma solo di diritti in generale. Sembra po' un discorso di Berlusconi che quando parla del nulla lo fa benissimo, e lo spettatore non può decidere. Ma non è un po' quello che dice un etero cattolico generalista gay mancato quando parla del movimento omosessuale?
    Il mondo gay viene invece inquadrato come un mondo di eccessi: un fiume di droga e di sesso in piena in cui non ci sono valori ma l'importante è lo sballo. ma non è la visione che ha la chiesa della malattia omosessuale? Inoltre tra i gay non compare mai una donna... non è che l'uomo per Van Sant sia un'ossessione? Oppure il fatto che non vi siano donne serve a Van Sant per sottolineare che l'omosessualità è una malattia.

    Non credo che il movimento gay sia e sia stato in passato (e lo spero per tutti i Gay) quello di Milk. I gay hanno dei valori, hanno degli ideali e suppongo abbiano dei leader che sono molto meglio dei nostri. Ma Harvey Milk non è meglio di Mastella: fa solo i gli interessi dei suoi famigliati!!!! Le azioni a beneficio di San Frncisco (la merda dei cani) sono solo una distrazione che gli permette di farsi i fatti suoi!!!

    Personalmente, se fossi gay, sarei inorridito sia per l'interpretazione di Penn sia per gli scenari descritti da Van Sant.

    Sembra quasi che Van Sant abbia descritto un mondo che non conosce, e da ignorante è totalmente andato fuori tema. La stessa cosa vale per Paranoid Park, dove si tratta di disagio adolescenziale senza mai prendere posizione e senza dare la possibilità di farlo, in modo superficiale e non offrendo mai spunti di riflessione.

    Van Sant, un consiglio, la prossima volta, anziché addentrarti in mondi sconosciuti, parla dei 60enni che iniziano a sentirsi vecchi: ovvero parla di te che magari ti viene meglio.

    Girare film con le 16mm non è un motivo sufficiente per venire a vedere i tuoi film!!! Blair Witch Project è del '99... sono passati 10 anni!!! Se vuoi attirare la gente al cinema con la tecnica inventati qualcosa di nuovo... magari 8 mm... ma carichi e puntata alla testa!!!!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Non ce n'è per nessuno... Alberto sei davvero grandioso, adoro leggerti! critico, polemico, sempre molto estremo nelle affermazioni, ma ogni assunto ha la sua spiegazione più che plausibile. E anche se a volte mi sembra che abbiamo visto pellicole diverse, devo ammettere che mi fornisci sempre ottimi spunti; vedi cose che io non vedo, ma che non posso dire che non ci sono.
    Detto questo non mi sento di darti completamente ragione; il film ha le sue pecche, su questo concordo, i gay in effetti sono rappresentati come delle caricature. C'è da capire se fosse voluto affinchè lo spettatore etero non riuscisse ad identificarsi in Milk, cadendo così anch'esso nella trappola del pregiudizio che necessariamente però deve superare perchè Harvey è pur sempre l'eroe del film ed è impossibile non stare dalla sua parte.
    Penso che il doppiaggio ahimè abbia fatto sì che talvolta i personaggi fossero ridicoli (mi riferisco soprattutto al compagno ispanico di Milk, davvero troppo caricaturizzato), ma non mi sento di bocciare l'interpretazione di Sean che continuo a considerare un ottimo attore.
    Il film fa riflettere sulla forza dei pregiudizi e sulla pericolosità dei “ben pensanti”, veri pervertiti chiusi nel loro bigottismo.
    Ed è davvero un peccato che gli eroi per essere decretati tali debbano sempre fare una brutta fine...

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  4. Boselli, secondo quanto deliberato a casa della Bionda sei il prossimo (in ordine alfabetico) a dover scegliere il film secondo le nuove modalità.

    Proponi quindi una lista di almeno 3 film per dare la possibilità a noi di votare e a te di recuperarlo.

    Grazie.
    Saluti.
    A

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  5. Comunque sono felice che la visione di Milk mi sia costata solo 2 euro di multa... avrei considerato soldi buttati nel cesso gli 8 euro di ingresso al cinema!!!!!

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  6. Milk non mi ha entusiasmato ma finalmente ho capito perchè San Francisco è universalmente conosciuta come gay city. Più che altro educativo.

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